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APERTURA DI UN CONTO CORRENTE IN AUSTRIA

In generale, il motivo principale che spinge gli Italiani a rivolgersi al sistema bancario austriaco è la sicurezza, stabilità ed efficienza dello stesso. Occorre ricordare a questo riguardo che il “credit rating” ovvero l’indice di affidabilità dato al sistema bancario austriaco al momento è la doppia A.

Come recentemente ha evidenziato DIE PRESSE, uno dei più autorevoli quotidiani austriaci, il sistema bancario austriaco è annoverato fra i dodici più forti al mondo. Ciò viene confermato anche dalla conosciuta agenzia di rating “Standard & Poor’s”. In Austria i Gruppi bancari principali sono BAWAG, Raiffeisen, Erste Bank con le Sparkasse ed Unicredit.  L’apertura di un conto corrente in Austria da parte di soggetti italiani è un’attività assolutamente lecita, visto che siamo all’interno dell’Unione Europea e vige il principio della libera circolazione dei capitali. Si tratta, inoltre, di un’attività piuttosto semplice da svolgere. Occorre tenere anche conto del fatto che, specialmente in Carinzia, praticamente tutte le Banche dispongono di personale che parla piuttosto bene l’Italiano. Una volta individuata la Banca presso cui si intende svolgere l’operazione, è opportuno prendere un appuntamento con la stessa, al fine di sottoscrivere in loco tutta una serie di documenti necessari per l’apertura del conto corrente. Solitamente la Banca, prima che si tenga l’appuntamento, invia al futuro correntista alcuni formulari da compilare, al fine di svolgere ex ante la due diligence sul cliente. In tale occasione, la Banca chiede al futuro correntista di inviare alla stessa una copia del proprio documento d’identità oppure, nel caso di persone giuridiche, una copia di una recente visura camerale. Se la verifica da parte della Banca ha esito positivo, solitamente 1/2 giorni dopo la sottoscrizione della documentazione il conto corrente è attivo e può essere movimentato anche da remoto, tramite l’home banking. Nel caso in cui sul conto corrente aperto in Austria dovessero essere depositati importi portati in contanti presso la Banca, quest’ultima –prima di accettarli- dovrà svolgere una verifica sull’origine lecita dei soldi.

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